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Piante officinali
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Pino silvestre

Pinus silvestris

Nome comune: Pino silvestre

Caratteristiche:
Dimensione e portamento:
Albero che raggiunge raramente i 30 m d’altezza, con chioma leggera, verde-grigio, dapprima conica quindi piramidale-espansa o quasi ombrelliforme.
Tronco e corteccia
Il tronco diritto presenta nella parte superiore, come i rami, una scorza liscia fulvo-cannella che si desquama in fogli sottili cartacei, mentre verso la base diventa spessa, rugosa, grigio-brunastra e solcata.

Foglie:
Gli aghi, a coppie, sono lunghi fino a 5 cm e larghi fino a 2 mm, rigidi e pungenti, di colore verde glaucescente; sono avvolti da una guaina precocemente caduca.
Strutture riproduttive
I coni maschili gialli, piccoli, appaiono addensati alla base dei germogli, quelli femminili, generalmente isolati non hanno peduncolo. Prima globosi e verdastri, diventano in seguito strettamente conici, a volte un po’ ricurvi, bruno chiaro, lunghi non oltre i 4 cm.

Habitat: eurasiatica, diffusa dalla Scozia alla Siberia orientale, con un areale che risulta il più vasto fra tutte le specie di Pinus. In Italia è diffusa in tutte le valli continentali, dalla Val di Susa al Tarvisio, e inoltre presenta popolamenti relitti sull'Appennino settentrionale.

Usi:
Specie resinifera un tempo coltivata per la produzione della trementina naturale, ha oggi un’importanza quasi esclusivamente forestale.
Solo il pino silvestre dell’Europa settentrionale (pino di Svezia) fornisce un legno pregiato.